Dal 20 ottobre 2020 Paramonov possiede il grado di Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario. Si tratta di un esperto diplomatico russo che ha già avuto più volte ruoli di rilievo in Italia e in particolare a Milano.
La sostituzione di Razov da ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana con l’esperto diplomatico Alexey Paramonov potrebbe essere la diretta conseguenza del mutato assetto politico italiano ed indicare un deciso cambio di passo nella strategia diplomatica di Mosca.
Biografia
Alexey Vladimirovich Paramonov è un diplomatico molto esperto, ha un’ottima conoscenza dei paesi dell’Europa Occidentale e dell’Italia. Nel corso della sua lunga carriera sembra aver instaurato ottimi rapporti con diverse figure nelle cancellerie straniere, in particolare in Italia. Dallo scoppio del conflitto è stato protagonista di alcune dichiarazioni piuttosto critiche nei confronti dell’allora Ministro della Difesa Guerini, indicato come uno dei più accaniti antirussi italiani e ha sottolineato come le relazioni tra i due Paesi fossero state danneggiate dalla posizione assunta da Roma [1]. In passato aveva evidenziato l’importanza delle relazioni italo-russe, definite «un’isola di stabilità» [2].
Data e luogo di nascita
01 gennaio 1962, Mosca
Formazione e Carriera
1986: Laurea presso l’Istituto Statale di Relazioni Internazionali di Mosca del Ministero degli Affari Esteri dell’URSS (MGIMO);
1988-2007: ha ricoperto diversi incarichi diplomatici sia presso la sede centrale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa sia all’estero (in Italia tra il 1988 e 1994 e tra il 1998 e il 2002);
2007-2008: Vicedirettore del Primo Dipartimento Europeo presso il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa;
2008-2013: Console Generale della Federazione Russa a Milano;
2013-2015: Vicedirettore del Primo Dipartimento Europeo presso il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa;
Dal 15 settembre 2015: Direttore del Primo Dipartimento Europeo presso il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa (Andorra, Belgio, Città del Vaticano, Italia, Spagna, Lussemburgo, Malta, Monaco, Paesi Bassi, Portogallo, Francia e San Marino).
Premi e onorificenze
È stato insignito della medaglia dell’Ordine “Al Merito alla Patria” di II grado (Russia).
Il 27 dicembre 2018 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia). In occasione di tale conferimento, l’ambasciatore a Mosca Pasquale Terracciano lo ha definito: “un diplomatico fine e appassionato, un punto di riferimento autorevole per me e tutti i funzionari dell’ambasciata d’Italia a Mosca con il quale affrontare qualsiasi problematica, anche la più spinosa, sempre con spirito costruttivo e nell’ottica del costante approfondimento dei rapporti italo-russi”.
Il 9 dicembre 2020 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia, già Stella della solidarietà italiana (Italia), revocata poi nel 2022.
Lingue parlate
Russo, Italiano, Inglese e Francese
Analisi
La decisa azione del nuovo Governo in un solco atlantista e l’impossibilità per Mosca di trovare una concreta sponda in quei gruppi politici che si sono dimostrati negli anni più vicini al Cremlino, hanno reso vana ogni strategia russa per rendere più arrendevole la posizione ostile dell’Italia. In questo contesto, la presenza di Razov a Roma era assolutamente superflua, quando non deleteria. In tempo di pace, il potente ambasciatore russo è stato un ottimo tessitore di relazioni con imprenditori e politici italiani, ma dallo scoppio della guerra in Ucraina, Razov si è trovato in forte difficoltà e sovente, con dichiarazioni improvvide, ha attirato su di sé e su Mosca fortissime critiche. Gli interventi nel dibattito pubblico italiano hanno spesso messo in difficoltà i soggetti con posizioni più simpatetiche e hanno, il più delle volte, dato un’immagine della Russia macchiettistica e paradossale.
La nomina di Alexey Vladimirovich Paramonov sembra essere una scelta ben studiata e potrebbe indicare un notevole cambio di passo per la strategia diplomatica russa. Paramonov, infatti, è un conoscitore dell’Italia e può anche vantare una profonda conoscenza di tutta l’area dell’Europa Occidentale. La sua lunga carriera diplomatica è esemplificativa e il fatto che in passato abbia ricevuto alcune tra le più alte onorificenze della Repubblica Italiana – anche recentemente revocata – suggeriscono che il diplomatico goda di una buona nomea negli apparati italiani. A ciò si potrebbero aggiungere quelli che sembrano essere ottimi rapporti con la Santa Sede: nel giugno 2022, infatti, ha dichiarato di mantenere un canale di diaologo riservato con il Vaticano [3] ed era stato indicato come possibile nuovo ambasciatore presso il piccolo stato all’interno di Roma [4].
Con questi presupposti e immaginando uno scenario bellico entrato in una nuova fase, è possibile che Paramonov potrebbe rivelarsi un personaggio utile, nonché chiave, per una strategia che provi con metodi meno aggressivi a diminuire la pressione degli occidentali su Mosca, magari alimentando le distanze tra gli interessi (molto diversi) dei Paesi dell’Europa Occidentale e quelli dell’Europa Orientale.
Riferimenti