Lo scorso 13 gennaio LKAB, società mineraria proprietaria del governo svedese, ha identificato più di un milione di tonnellate di ossidi di terre rare nell’area di Kiruna, la città più settentrionale del Paese. Tale scoperta porta alla luce quello che, ad oggi, risulta essere il più importante giacimento di terre rare in Europa[1]. Per quale motivo ciò potrebbe in futuro costituire un turning point essenziale negli equilibri geopolitici mondiali?
Cosa sono e perché la scoperta del giacimento di terre rare in Svezia è importante
Per terre rare (Rare Earth Materials -REE) si intende un gruppo di 17 elementi di fondamentale importanza per la produzione e lo sviluppo di prodotti ad alto contenuto tecnologico, sia civili che militari, come ad esempio batterie, veicoli elettrici e generatori eolici, ma anche aerei da combattimento[2]. Dal momento che la maggior parte di questi prodotti è realizzata, tra l’altro, per affrontare e rispondere al cambiamento climatico (c.d. “tecnologie verdi”), la domanda di tali metalli, soprattutto negli ultimi anni, ha subìto un forte incremento e continuerà a subirlo per sostenere il processo di elettrificazione.
- Cina - 60%
- Stati Uniti - 16%
- Myanmar - 9%
- Australia - 8%
- Altri paesi - 7%
La scoperta della miniera svedese potrebbe ridurre la dipendenza europea (e non solo) dai paesi terzi e creare la prospettiva che l’Europa possa, nel medio-lungo termine, sviluppare una fonte interna di questi minerali, riducendo di conseguenza la vulnerabilità della propria industria. Secondo la Commissione europea, infatti, attualmente il 98% delle terre rare che vengono impiegate in Europa provengono dalla Cina. Analogamente, anche le importazioni statunitensi dipendono per l’80% dal Paese asiatico, rendendo Pechino il maggior produttore ed estrattore mondiale di minerali, con una presa ancora più stretta sull’industria di trasformazione di terre rare[3].
Terre rare nella competizione USA-Cina
L’approvvigionamento strategico di terre rare è, negli ultimi anni, diventata una delle tematiche chiave nella competizione sino-statunitense. Gli Stati Uniti, infatti, stanno cercando di rafforzare la propria catena di approvvigionamento nazionale per emergere come attore globale dominante e svincolarsi dalla dipendenza dalla Cina. Nel 2020, l’allora presidente Trump ha dichiarato “l’emergenza nazionale nell’industria mineraria” e, per mezzo di un executive order, ha disposto di incentivare la produzione interna di terre rare, affidando alla società australiana Lynas Rare Earth Ltd., il più grande produttore al di fuori della Cina, un contratto per aumentare la capacità di produzione delle risorse minerarie. Successivamente, anche l’amministrazione Biden ha riconosciuto che sono necessari almeno 10 anni per raggiungere l’autosufficienza nel settore, complice la mancanza di industrie nazionali specializzate nella lavorazione di terre rare.
Quale impatto nel medio-lungo periodo
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2022, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che gli elementi delle terre rare “saranno presto più importanti del petrolio e del gas” e che, secondo le ultime stime, la domanda in UE aumenterà di cinque volte entro il 2030. Ecco perché il giacimento svedese, stimato da LKAB a più di un milione di tonnellate, risulta essere una scoperta di fondamentale interesse che potrebbe in futuro modificare gli equilibri geopolitici mondiali. Tuttavia, gli effetti concreti del rinvenimento non saranno visibili nel breve periodo: LKAB ha affermato che potrebbero volerci 10/15 anni prima che i metalli vengano immessi sul mercato, a causa dei lunghi studi ambientali che dovranno essere compiuti e di altri lavori necessari da attuare prima di aprire un impianto minerario in Europa. Tuttavia, è importante sottolineare che, nel frattempo, tale scoperta senza precedenti conferisce alla Svezia e all’Europa tutta la speranza di poter, in futuro, essere autosufficiente e potersi collocare come player principale nel mercato oggi dominato da Pechino.
Riferimenti
↑1 | https://lkab.com/press/europas-storsta-fyndighet-for-sallsynta-jordartsmetaller-finns-i-kiruna/ |
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↑2 | ad oggi, qualunque componente con un certo contenuto tecnologico ha tra i suoi costituenti una percentuale di terre rare, normalmente nell’ordine dello 0,1-5%. |
↑3 | la produzione degli Stati Uniti si attesta intorno al 16%, del Myanmar al 9% e dell’Australia all’8%. |